“Shinrin – Yoku, chiamato anche forest bathing, è l’arte di immersione nella foresta con i cinque sensi. La pratica è nata da una specifica politica sanitaria che a partire dagli anni ’80 del ‘900 il governo giapponese ha voluto incentivare per migliorare la salute fisica e mentale della popolazione grazie alla camminata attiva e al contatto con la natura. Il termine è stato coniato da Akiyama, direttore dell’ente nipponico forestale. I suoi benefici sono molteplici: rinforza il sistema immunitario, abbassa la concentrazione dell’ormone dello stress, abbassa il colesterolo, regola la pressione arteriosa, il battito cardiaco e altri ancora.

Ho avuto modo di avvicinarmi a questa tecnica in occasione delle lezioni dell’Accademia di coaching olistico che frequento e attraverso il racconto di una mia amica che ha vissuto l’esperienza coinvolgente del “bagno di foresta”. Non ho perso tempo e dopo due mesi ero immersa nei boschi dell’Oasi Zegna a praticare lo Shirin-Yoku condotta da una guida specializzata della quale vi parlo qui, perché in fondo credo che la vita può essere capita solo se ti concedi nuovi percorsi e nuove avventure.

Mi trovo spesso a contatto con la natura, grazie anche alle mie camminate in montagna e nei boschi, ma viverla con un approccio più intimo e un punto di vista differente è stato emozionante e sorprendente. Abbracciare gli alberi, meditare, porre l’attenzione sull’ascolto, sentirsi interconnessi con madre natura e le persone del gruppo ha avuto un effetto riconciliante e aggregante. Ho sperimentato sin dal giorno stesso il potere di autoguarigione: da tempo avevo un problema di salute che non si risolveva in nessun modo e dopo due giorni di immersione nella natura il problema era svanito.  

Lo shinrin-yoku è fortemente connesso ai principi dell’estetica giapponese; anche se la natura è di per sé terapeutica, la pratica di meditazioni brevi, associate ai principi, amplifica i benefici del “bagno di foresta”:

Mono-no-aware: l’impermanenza. Per i giapponesi è il pathos delle cose che svaniscono ed è rappresentato simbolicamente dagli alberi di ciliegio che hanno fioriture di una bellezza incantevole ma che in tre giorni vedono svanire i loro fiori. Se cammini in un bosco, in un giardino pubblico e osservi la natura che ti circonda, ti accorgi che i fiori, le piante, le foglie cambiano anche in poche ore. Questo principio ci aiuta a sviluppare la forza di amare le persone e accogliere gli eventi nel qui e ora.

Wabi- sabi: rappresenta la bellezza della natura presente anche nell’imperfezione e nella semplicità, come avviene nella cerimonia del tè, che ne è il simbolo. Osserva un ramo secco e vedi la sua bellezza, ama il ramo secco o il fiore appassito o l’albero caduto, se mandi amore incondizionato, impari a farlo anche su ciò che ritieni imperfetto in te. Infatti questa meditazione protegge dalla tristezza e aiuta a sviluppare piacere per le piccole cose.

Jo – ha -kyu: é il principio del giusto ritmo e del giusto momento. Significa trovare attraverso una serie di movimenti, un andamento che sia coerente e armonico al tempo presente. Guardi fuori dalla finestra ed è in quell’attimo che ammiri la bellezza di una farfalla in volo. Questa breve meditazione ti aiuta ad essere in sintonia con il tutto, a dire o fare la cosa giusta nel momento opportuno.

Yugen: leggermente scuro, il fascino delle cose nella penombra, mentre cammini nel bosco osserva e cerca di essere consapevole di ciò che è nell’ombra. Poi fermati un attimo e prova a ricreare ciò che hai visto un attimo prima, affinerai i sensi e il tuo intuito.

Miyabi: la quiete della bellezza come essenzialità: osservalo nella nella natura e portalo nella tua vita, cerca di togliere e magari regala o vendi gli oggetti inutili della tua casa. Questo aiuta tantissimo a ridurre l’ansia e l’atto compulsivo del comprare.

Iki: il simbolo è la donna magra, osserva senza toccare la bellezza in natura, aiuta a superare una separazione, e creare un sano distacco dai tuoi pensieri.

Shibusa: ciò che è naturale, ciò che non è artefatto. Osserva la bellezza naturale e portala nella tua vita mangiando cibi biologici, utilizza sapone e detergenti naturali, e compra solo vestiti in tessuto naturale, tu starai meglio e anche il nostro pianeta. 

Yohaku – nobi: la bellezza è ciò che manca. Osserva ciò che manca: se guardi un albero senza fiori gli mancano i fiori, se ha le foglie che cadono, se ha i frutti e non ha più i fiori, ciò ti aiuta a superare le mancanze e vederle come risorse.

Ma: la bellezza è nel vuoto, contempla il vuoto tra una foglia e l’altra e senti che si genera immediatamente spazio tra un pensiero e l’altro.

Kire: tagliato fuori, qualcosa che è appena caduto dall’albero, una pigna, una foglia, un ranocchio fuori dallo stagno. Protegge dalla paura e dal senso di sentirsi una vittima.

Il mio consiglio è quello di approfittare di qualsiasi occasione per ritrovarsi nella natura e se non si ha la possibilità di fare un’escursione in montagna, in un bosco, anche la semplice passeggiata in un parco cittadino o nel proprio giardino di casa è un’occasione per osservare i principi applicati allo Shinrin- Yoku, e per ricevere benefici al corpo ma anche allo spirito.