Essere ispirati, e soprattutto cogliere l’essenza di un messaggio e trasformarlo in azione, è quanto di meglio possa accaderci. Per raggiungere sogni e obiettivi più consoni a chi “siamo”, ai nostri valori e a ciò che amiamo, la razionalità o la passione non sono le sole a guidare le nostre scelte migliori, ma altri “compagni” quali  l’intuito, l’ispirazione, l’impegno e lo studio sono indispensabili e determinanti.

La svolta professionale di Federica e Kim arriva da una serie di scelte più o meno importanti e da alcune situazioni che li hanno ispirati. 

“Dopo due anni dall’apertura del ristorante arriva la pandemia, per la nostra attività paradossalmente è stata una fortuna, ci siamo fermati e abbiamo avuto il tempo di riflettere. La svolta arriva da un k-drama che abbiamo visto, “Itaewon Class”, il quale parla di un ragazzo che aveva un sogno, quello di aprire un bar con il padre; una grande multinazionale, per una serie di motivi, lo ostacola, ma lui invece di arrendersi pianifica la sua rivincita. Con determinazione, vari tentativi e una visione chiara riesce, anche a distanza di molti anni, a raggiungere il suo obiettivo e ad andare decisamente oltre. Vedere come questo ragazzo si poneva degli obiettivi e metteva al centro le persone, i suoi dipendenti, che lo avrebbero aiutato a raggiungere il suo sogno, ci ha ispirato e motivato a cercare “altro” da quello che stavamo facendo fino a quel momento. Abbiamo cominciato a porci delle domande: ma noi dove stiamo andando? Dove vogliamo andare?” 

“La vita è una serie di scelte. Produrre un risultato che corrisponda ai propri valori. La gente la chiama una buona scelta o una risposta corretta”.

“Anche se può essere lento, sto facendo i prossimi passi e tu sei il mio obiettivo finale”.

“Una persona con un obiettivo chiaro può ottenere molte cose”.

“Amore e successo. Posso ottenere tutte queste cose”.

“Secondo me, il potere viene dalle persone. Perché la loro fiducia mi dà forza”.

– Frasi tratte dal K-drama “Itaewon Class” – 

Da quel momento Federica ha iniziato a leggere libri, a formarsi ed informarsi per capire come fare impresa e come gestire il ristorante nel modo migliore. Insieme a Kim comprende che il ristorante doveva trasmettere la loro personale visione della cucina, la loro personalità e i valori in cui credevano. 

“La fortuna è stata che tutte queste novità mi sono piaciute.”

Questa semplice frase di Federica racchiude in sé un “messaggio” potente e prezioso: in ogni momento della nostra vita è possibile cambiare percorso professionale. Federica ha scoperto che la cucina, pur essendo per lei una grande passione, non le mancava più e dopo essere passata dalla sala ha trovato la sua missione nella gestione aziendale. 

Ma facciamo un passo in dietro: qual è il percorso professionale di questa giovane coppia e come nasce il progetto del ristorante?

Federica e Kim: dall’incontro all’apertura di URI – Sapori Condivisi! 

“Uri è nata dalla nostra estrema ingenuità. Non è stato programmato o studiato, è stata una scelta del cuore”

Estrema ingenuità e scelta del cuore sono le due frasi che mi hanno colpito maggiormente. Due ragazzi giovani decidono di inseguire un sogno e avviano un’attività senza una pianificazione e una strategia ben precisa, e prendono decisioni importanti per il loro futuro, non solo professionale. Un coraggio, forse inconsapevole, che li sta portando sempre più lontano.  

“Quando a settembre del 2017 trovo il locale dell’attuale ristorante mando un vocale su whatsapp a Kim per comunicarglielo e allo stesso tempo per dirgli che per procedere dovevamo anticipare i nostri progetti personali, dovevamo sposarci, una proposta di matrimonio per niente romantica :-)”.

Scoppia una risata fragorosa e al ricordo di quel momento i loro occhi si illuminano.  Per quanto mi riguarda non c’è niente di più romantico che progettare e coltivare qualcosa insieme alla persona che ami, come diceva Alda Merini: “Le cose che fai vecchio mio, possono essere bellissime, ma ahimè ahimè, se non le fai con il cuore sì vede e si vedrà sempre. Romanticismo non significa regalare rose. Romanticismo significa coltivarle.”

In URI (우리), dal coreano Noi, troviamo prima di tutto Federica e Kim e dopo tutte le persone che li hanno sostenuti nel tempo e continuano a farlo ancora oggi: le loro famiglie, gli amici, i dipendenti e gli ospiti. Possiamo dire che URI non è solo un ristorante, ma un progetto che nasce dall’amore, dall’amicizia, dall’unione famigliare e dal rispetto delle persone coinvolte nel progetto professionale di Kim e Federica.

I primi due anni di attività non sono stati semplici, a cominciare dalle difficoltà della gestione economica e finanziaria tra burocrazia, organizzazione e logistica di una nuova realtà, all’arresto forzato della pandemia e alla responsabilità di scelte e sfide importanti. Kim ha continuato a lavorare in cucina e a esprimersi sempre di più ideando piatti originali, mentre Federica, tra mille dubbi e perplessità, si è dovuta reinventare abbandonando la cucina e occupandosi all’inizio della sala e attualmente dell’organizzazione generale, della formazione, degli standard, della parte contabile, delle offerte e dei social: “Dopo la cucina e la sala, ora il mio lavoro si sta spostando sull’imprenditoria. È un’attività per me difficile, ma so che questa è la mia strada, per questo motivo continuo a studiare e formarmi anche per essere pronta a gestire al meglio i nostri nuovi progetti” 

Nei piatti di Kim ho ritrovato il contrasto tra il suo temperamento mite e i suoi occhi vivaci e ambiziosi. Una convivenza armoniosa che esalta i gusti con eleganza. 

“L’Orto è il cuore di Uri perché unisce le nostre tradizioni e passioni, è da lui che nascono le idee, i nuovi piatti e la stagionalità dei menu.”

Stagionalità, dove sei e chi sei, sono i tre ingredienti che non possono mancare nella mia cucina. Utilizzo prodotti che la stagione ci offre e quelli di un territorio ricco come la Langa, inoltre essendo coreano nei miei piatti non poteva mancare una parte fondamentale di me, il chi sono” .

Determinazione e fiducia in sé stessi accompagnano alcune scelte della vita di ognuno di noi, l’ascolto di chi siamo e di cosa vogliamo trasmettere ci mettono nella condizione di arrivare all'”altro” con semplicità e immediatezza e compiere determinati passi. Dopo la pandemia e dopo un attimo di esitazione arriva per Federica e Kim la decisione coraggiosa di proporre la cucina coreana: “Noi siamo questo, non siamo solo Piemonte. Abbiamo definito chi vogliamo essere e cosa voglia dare ai nostri ospiti.”

Gli apprezzamenti sono arrivati nel tempo e ancora adesso le recensioni dei loro ospiti, italiani e stranieri, sono molto positivi. 

Le relazioni sane nel mondo del lavoro sono arricchenti e ci permettono di ampliare la nostra visione personale e professionale. Condivisione e confronto, oltre a farci stare bene, ci aiutano a crescere in armonia con chi siamo e quello che facciamo.

손성욱 (Son Song Uk) è un ragazzo coreano che lavorava con Federica e Kim da Davide Palluda e dall'apertura di URI ha lavorato con loro per un anno. Nella foto si trovano in Corea al ristorante Camillo dove adesso Son lavora.
현경원 (Hyun Kyung Won) è uno degli amici più cari di Kim, gestisce un piccolo ristorante a 산본 (Sanbon), un paese fuori Seul dove vive adesso la famiglia di Kim. Al ristorante 이자카야 갱 (Izakaya Gang), in stile Izakaya, si mangia tanto pesce crudo. Nella foto Kim tiene in mano un King Krab comprato insieme a Kim e Federica alle 4 del mattino al mercato del pesce di Noyangjine e poi consumato alle 6 per colazione.

Le persone al centro della politica aziendale
di Federica e Kim!

“Quando abbiamo aperto il locale ci siamo detti che non avremmo ripetuto quello che non ci era piaciuto delle esperienze lavorative precedenti. Per noi il personale sarebbe stato importante e avremmo fatto di tutto per dargli valore e creare armonia tra di noi, a partire dai pasti, durante le pause, che vanno consumati da seduti e variando il cibo. Abbiamo la responsabilità di altre persone, vogliamo che tutti si sentano realizzati e soprattutto svolgano il lavoro con piacere, il personale per noi è lo specchio di quello che siamo.”

Da sinistra fila in alto: Riccardo, Alessandro e Kristjan
Da sinistra fila in basso: Yu, Giulia, Federica, chef Kim, Giovanna

Il mio progetto preferito? Il prossimo.
– Frank Lloyd Wright – 

Un nuovo progetto in arrivo!

Quello che mi affascina di Federica e Kim è la naturalezza e la semplicità con cui parlano delle loro scelte passate e future, nonostante abbiano un bagaglio personale e professionale incredibile. Allo stesso modo trasmettono una sana ambizione accompagnata da una progettualità visionaria che rimane fedele ai loro sogni e valori.

Ogni anno a dicembre si fermano per valutare il loro operato e si pongono delle domande: cosa abbiamo fatto di buono? Cosa potevamo evitare? Cosa vogliamo ancora?

A queste domande due anni fa è arrivata una risposta chiara, quella di spostare il ristorante in una località che gli avrebbe permesso di esprimersi al meglio, mi dicono che al momento sentono di trovarsi in una gabbia dorata. 

“Il mio sogno da sempre è cucinare pesce – dice Kim con il volto che si illumina – e offrire una carta dei vini più ricca, non solo con vini piemontesi. Con l’attuale gestione da azienda agricola non possiamo permetterci tante cose.” 

Kim e Federica al cantiere di URI nel 2017. Adesso si ricomincia a lavorare per il prossimo ristorante.

Quante cose meravigliose mi hanno raccontato, ahimè o per fortuna non sono riuscita a resistere alla tentazione di programmare una terza parte della storia in cui vi racconterò della nuova avventura del ristorante che apriranno a Verduno, a pochi passi da La Morra. Del resto, come già detto, la loro è una storia da K-drama. 🙂 

Intanto gli auguro tantissima 행운을 빈다 buona fortuna e alla prossima!

Il consiglio di Federica e Kim!

“Questo lavoro lo fai sei hai una grande passione. L’esperienza è importante ma non deve servire solo ad arricchire il tuo curriculum, lavora in posti che rispecchiano i tuoi valori e ideali, prendi quello che c’è da prendere ovunque tu vada e non sentirti sconfitto se le cose vanno male. È importante avere dei mentori, persone da seguire per formarsi e migliorare, per poi “cucire” su te stesso quello che ti ispira, farlo tuo e poi realizzarlo. Se ti impegnerai per fare il meglio arriveranno le soddisfazioni in qualsiasi ruolo tu voglia rivestire in un ristorante.”

ALCUNE RECENSIONI!

© Grafiche: di Ilaria Roggero, dal sito web di URI. Foto: piatti, Kim e Federica, e Kim, di Lardo Studio (le dimensioni di alcune immagini sono state modificate per esigenze di impaginazione)