Una donna talentuosa e determinata
Lavanda, fotografia, disegno, accoglienza, tutti gli ingredienti di successo
Lavanda, fotografia, disegno, accoglienza, tutti gli ingredienti di successo
Ho sempre ammirato la vena artistica di mia cugina Daniela, così come quella delle sorelle Linda e Agata, una famiglia di donne talentuose e dotate. Disegno, pittura, restauro, artigianato, fotografia sono alcuni dei campi in cui si dilettano e per qualcuno di loro la passione è diventata anche una professione.
Nella vita di Daniela ci sono stati alcuni eventi difficili che hanno portato a cambiamenti radicali, affrontati sempre con tenacia e determinazione, anche grazie alle sue passioni, in particolar modo alla coltivazione della lavanda e alla fotografia, che l’hanno aiutata ad esprimere le sue emozioni e trasformarle in qualcosa di propositivo.
Ad un certo punto acquista una palazzina dell’800 nel centro storico di Pollutri, in Abruzzo, e comincia l’avventura della realizzazione del suo B&B. Come per tutte le attività nelle quali si cimenta, Daniela mette anima e corpo e dona un tocco di personalità e di estrema cura. La sua parola d’ordine è amore e attenzione per tutto ciò che la circonda, per la natura, le persone e gli animali. Da queste caratteristiche emergono autenticità e spontaneità, e anche se a volte può sembrare una donna un po’ dura e distaccata, la sua è una durezza che si scioglie alla prima occasione di condivisione e coinvolgimento sincero.
“Mi libera da tutti i demoni interni, è come una seduta da uno psicologo. Posso stare anche 5 ore di fila sui fogli e non me ne rendo conto.” I disegni a china hanno su di lei un effetto prorompente, quasi un’estasi dell’anima. Sebbene abbia ricevuto numerosi apprezzamenti anche dopo la sua esposizione nel centro di Vasto, i suoi impegni al momento le impediscono di realizzare altri disegni.
Per Daniela la passione per la lavanda arriva inaspettatamente, per puro caso. Diversi anni fa, prima di trasferirsi dal Piemonte in Abruzzo, una signora le regala un fascio di lavanda che le trasmette qualcosa di profondo, un’emozione sconosciuta alla quale non riesce a dare un nome. Sentendo di dover dare seguito a questa sua “chiamata”, realizza il sogno di avere un campo di lavanda, gli animali e il suo amato cavallo “Dylan”. Ad un certo punto, per questioni personali ha dovuto rinunciare a tutto da un giorno all’altro e, come la perdita che si affronta per un lutto, Daniela sente il dolore di uno strappo profondo. Il richiamo della lavanda però è forte e così, tra mille difficoltà, dopo qualche anno acquista un campo nudo di quattro ettari che coltiva a lavanda, nonostante in molti le sconsiglino di imbarcarsi in una impresa poco proficua dal punto di vista economico e che le sarebbe costata fatica. Sulla fatica aveva sicuramente ragione, Daniela infatti affronta tutto da sola, facendo il duro lavoro da contadina, alzandosi presto la mattina, lavorando per parecchie ore e rinunciando a volte a momenti di divertimento. In realtà, lavorare la lavanda le dona talmente tanta soddisfazione che la fatica svanisce ogni volta che si concede un po’ di riposo.
Per fortuna, o meglio per determinazione, Daniela non ha ascoltato i consigli disfattisti e ha invece ricevuto riscontri sempre positivi per il suo lavoro. La sua accoglienza in azienda e le iniziative organizzate sono un’occasione per godere dei colori pastello della lavanda e dei profumi di una terra rasserenante. Le donne talentuose hanno sempre progetti ambizioni, perché sanno che niente e nessuno potrà ostacolarle: infatti Daniela ha avviato l’iter per la realizzazione di un laboratorio che le permetterà la lavorazione della lavanda, inoltre ha l’intenzione di avere una fattoria con gli animali.
“Abitavo in una casa, era inverno e faceva molto freddo. Il vento si alzò fortissimo. Dalle foglie di lavanda si sprigionò un incredibile profumo, intenso e pieno di carattere, che arrivò fino alla collina e mi colpì il viso come un gentile schiaffo. Da allora nacque Vento di Lavanda.”
A quanto pare la Lavanda non necessità di particolari conoscenze in campo agricolo e chiunque, dotato di volontà e passione, può coltivare un campo a lavanda e decidere di trasformarla in prodotti diversi.
“La lavanda appartiene alla famiglia della Lamiaceae. Tipica dei Paesi mediterranei, questa pianta cresce spontaneamente e annovera diverse specie, di cui alcune molto note e usate sia nel giardinaggio che nell’industria cosmetica. La differenza tra una specie e l’altra dipende dalla colorazione e dalla profumazione dei fiori, poiché le caratteristiche botaniche della lavanda sono simili in tutte le varie specie.
La lavanda non è una specie che presenta eccessive necessità colturali. Si adatta bene alle alte temperature e ai climi secchi, per cui una giusta quantità di acqua e di luce sarà sufficiente a farla crescere in maniera sana e regolare. La lavanda non ama i terreni acidi, le specie spontanee crescono, infatti, su terreni calcarei o silicei. Per la coltivazione della pianta in giardino, il suolo può essere corretto con concimi che ne modificano l’eccessiva acidità. Il terreno deve essere ben drenato e senza umidità, che può causare il marciume delle radici. Per la crescita sana dalla lavanda possono funzionare anche i terreni argillosi. Una buona miscela di terriccio per coltivare la pianta può essere composta da sabbia e torba. Per il resto, va bene l’esposizione al sole diretto, che dona alla lavanda un aspetto rustico ed irresistibile. Il terriccio va naturalmente irrigato, ma mai inzuppato, e tra un’innaffiatura e l’altra è meglio aspettare che il suolo si sia interamente asciugato.”
Fonte: www.giardinaggio.org
Daniela ha una formazione artistica, ha frequentato il liceo artistico e l’Accademia delle Belle Arti di Palermo. Un suo insegnante le riconosce la predisposizione alla fotografia e Daniela comincia a sperimentare e a fotografare soprattutto persone. La consapevolezza della passione per quest’arte espressiva arriva dopo la separazione dal marito: “la fotografia mi è stata amica nel processo di rinascita, mi ha dato la forza di dare voce a me stessa.”
Come per molti isolani, Daniela ha la Sicilia nel cuore anche se ha vissuto in diverse regioni d’Italia, ma i paesaggi, gli angoli nascosti, il mare dell’Abruzzo la fanno sentire a casa. Comincia a fotografare le sue bellezze con un suo particolare punto di vista e crea anche un gruppo su Facebook per la promozione di questa regione attraverso la fotografia. È un progetto che al momento non riesce a seguire al meglio, in quanto è impegnata su altri fronti, ma che ha intenzione di riprendere.
Daniela ama donare bellezza e attenzione alle persone che scelgono il suo B&B di Pollutri, perché “nella vita bisogna dare non solo ricevere”. Ogni singolo angolo della struttura ha ricevuto le cure che solo lei sa dare: i mobili sono antichi, un vecchio camino murato avrà la possibilità di farsi ammirare ancora, così come i mattoni a vista, e tutti gli oggetti sono stati scelti con amore.
La cosa straordinaria è che anche in questo caso Daniela si è occupata di quasi tutti i lavori, il progetto, il design, gli interventi d’artigianato. Ma non finisce qua: a causa di problemi con la manovalanza locale, ha finito per occuparsi anche dei lavori di muratura, intonacando, rasando e trasportando a volte anche sacchi di cemento da 25 kg fino al terzo piano.
“Voglio trasmettere benessere, voglio che i miei ospiti entrino in un altro mondo e sentano la storia del luogo dall’atmosfera, dalle sue mura e dal suo arredamento”. All’interno della struttura si trovano le sue foto sull’Abruzzo stampate in Fine art, una stampa su carte pregiate, dalle caratteristiche qualitative elevate, lavorate con inchiostri di pigmento specifici che donano ai colori una particolare intensità
Quella di Daniela è una storia di determinazione, volontà, forza, amore e passioni fuori dall’ordinario. Oltre al nome, con lei condivido molti aspetti, ci accomunano tra le altre cose, l’amore per la vita e per la bellezza manifestata in ogni sua forma.
“Ascoltare e guardare di più le persone negli occhi e fare ogni cosa per amore. Dovremmo avere più interesse per gli altri e favorire il contatto umano, agire senza un secondo fine o solo per soldi. Le soddisfazioni arrivano quando metti te stesso in quello che fai e non ti aspetti nulla in cambio. Bisognerebbe contribuire anche a migliorare il mondo.”