“Eppure nonostante tutto, solo noi, sappiamo essere così lontanamente insieme.” Julio Cortázar

Quando ho realizzato  il brano “Viviamoci in due” per la mia nipotina Marta che esattamente tre anni fa improvvisamente ci ha lasciato, ho provato una grande emozione. A parte la componente emotiva legata al momento doloroso, l’esperienza è stata un’occasione di crescita personale e professionale incredibile.

Creare qualcosa dal nulla e lavorare insieme ad altre persone per “portarlo” al mondo muove dentro di te emozioni potenti e profonde. C’è creatività, sensibilità, razionalità, lavoro, condivisione, paura, forza, tristezza e felicità… È quello che si traduce semplicemente in “metterci l’anima” e condividerla con gli altri.

Dirmi che mi ami è l’ultimo brano di Fabiola Falletta, dall’anno scorso cantiamo insieme in un coro. Lei è decisamente più brava di me 🙂 e ha già realizzato diversi brani. Diciamo che io, almeno per adesso, canto per puro piacere e lei invece lo fa anche per lavoro.

Cosa ci dice Fabiola del brano fresco di pubblicazione?

“Parla di un legame importante, della distanza che si è creata tra due persone che però sono ancora legate da un sentimento e da ciò che hanno condiviso.
C’è la paura di fidarsi di nuovo, ma allo stesso tempo c’è il desiderio di quel legame di cui non si riesce a fare a meno.”

Io invece non riesco a fare a meno di ascoltare e riascoltare il brano 😉

Brava Fabiola, bravo l’autore e l’arrangiatore, una canzone è un vero gioco di squadra.

Dirmi che mi ami!

Brano scritto da Massimo Torresin, in arte Mash, e arrangiato da Davide Gobello.

Sciogliti il nodo alla gola
Tenta di dire qualcosa
O almeno guardami
Adesso che abito in altre persone
Capisco cos’è l’amore
Com’è che ti agiti?

Ora so che non è più il peggio di me a farmi spaventare
È da quando ti ho visto dentro che ho nuove misure
Abbiamo visto le stelle in un monolocale
Ora che cosa rimane

Dirmi che mi ami non vale nada se non lo vedo
Fra le tue mani trovo la calma, quasi ti credo
Ti cerco tutte le notti, a cena con gli occhi rossi, ma
Dirmi che mi ami non vale nada se non lo vedo

Ora che hai finito il fiato
Rimane solo veleno
Fiori sui tavoli
Peggio per te
Sarà più facile andare
Per chi non ha direzione
Il prezzo è crederci

Ora so che non è più il peggio di me a farmi spaventare
È da quando ti ho visto dentro che ho nuove misure
Abbiamo visto le stelle in un monolocale
Ora che cosa rimane

Dirmi che mi ami non vale nada se non lo vedo
Fra le tue mani trovo la calma, quasi ti credo
Ti cerco tutte le notti, a cena con gli occhi rossi, ma
Dirmi che mi ami non vale nada se non lo vedo

Tu sei la ferita e poi la cura
La pistola, la sicura, ancora
Lo spartito senza note

La ferita e poi la cura
La pistola, la sicura, ancora
Il mio cuore nella brace

Dirmi che mi ami non vale nada se non lo vedo
Fra le tue mani trovo la calma, quasi ti credo
Ti cerco tutte le notti, a cena con gli occhi rossi, ma
Dirmi che mi ami non vale nada se non lo vedo